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Esposizione alle polveri sottili (Pm 10) e mortalità a breve termine nella provincia di Cremona e non solo.
L'nquinamento sopra l'europa L'inquinamento che uccide.
Piazza della Libertà a Cremona ha avuto nel 2003 concentrazioni di PM 10 simili a quelle di via Juvara (a Milano), con addirittura un maggior numero di superamenti del limite.
Lo studio presentato dall'Azienda Sanitaria locale di Cremona ha il merito di rompere il silenzio su un tema poco gradevole, ma che impone agli enti pubblici scelte decise in materia di tutela della salute.

Con la sigla PM 10 si definisce il materiale particellare (particolato), costituito da polvere, fumo, microgocce di inquinanti liquidi, trasportati dal vento e di dimensioni minori di 10 micron (10 µm).
1 µm è ugale a 1 millesimo di millimetro. (Il diametro medio di un capello umano è considerato pari a 50 µm.)
Il PM10 è uno dei sette inquinanti dell'aria più importanti. I sette inquinanti comprendono:

* PM 10
* Biossido di zolfo (SO2)
* Monossido di carbonio (CO)
* Ossidi di Azoto (NOx)
* Idrocarburi
* Ozono (O3)
* Piombo (Pb)

Origine delle PM10
Le fonti di emissione di questa frazione fine in aree urbane sono imputabili in massima parte al traffico autoveicolare, in parte più marginale ai fenomeni naturali di erosione del suolo e presenza di pollini e spore e alle emissioni industriali.

Effetti sull'uomo e sull'ambiente.
La loro pericolosità per la salute è dovuta al fatto che queste polveri sottili possono essere inalate e raggiungere il polmone profondo, interferendo con l'attività respiratoria dei bronchioli e degli alveoli polmonari.
Spesso contengono numerosi microinquinanti molto nocivi per l'uomo, come metalli pesanti in traccia ed idrocarburi policiclici aromatici, che possono causare infiammazioni, fibrosi e neoplasie.
Inoltre, secondo il loro diametro, possono comportare un'alterazione delle proprietà fisiche dell'atmosfera come ad esempio, influire sulle caratteristiche di visibilità, intercettando o disperdendo la luce in proporzione alla loro sezione o possono causare rifrazione della luce alla lunghezza d'onda del visibile.

Il decreto ministeriale 60 del 2 APRILE 2002 fissa a 50 microgrammi / metro cubo (µg/m3) il valore di riferimento. In natura, senza la presenza dell'uomo, le concentrazioni naturali di fondo su base annuale varia da 4µg/m3 a 11µg/m3 per il PM 10.

Non esiste un valore soglia di sicurezza per la salute: l'incremento di mortalità a breve termine, infatti, è lineare e parte da concentrazioni di gran lunga inferiori ai 50 microgrammi al metro cubo. Cremona e la sua provincia non possono considerarsi isole felici rispetto alle grandi aree metropolitane o alle aree critiche individuate dalla Regione Lombardia.

Non è spostando una strada di qualche centinaia di metri o costruendo altri percorsi alternativi che si riduce l'inquinamento: Una nuova tangenziale, un nuovo ponte possono spostare il traffico ma non eliminano le polveri sottili.
E' necessario intervenire per la diminuzione del traffico proponendo mezzi di trasporto alternativi alle 4 ruote.
Le polveri sottili non si bloccano con semplici interventi di compensazione ambientale chiamati anche ‘boschi filtri’. Questi interventi non sono altro che strice di terreno larghe pochi metri che vengono piantumate con cespugli ed arbusti di varie dimensioni lungo il manufatto dannoso.

Quali soluzioni?
- Un uso intelligente e razionale della propria autovettura (Si usa spesso la macchina per percorrere pochi metri per andare al bar o per fare una piccola spesa). Utilizziamo la bicicletta o le gambe per questi brevi spostamenti.
- Miglioramento dei servizi pubblici (bus meno inquinanti e treni più numerosi ed efficienti).
- Rottamazione selettiva per il rinnovo del parco auto eliminando così i motori non a norma euro 4.
- Controllo rigoroso e riduzione delle emissioni provenienti dal tubo di scappamento delle autovetture, motorini e CAMION.
- Controllo rigoroso e riduzione delle emissioni provenienti da impianti di riscaldamento domestici.
- Controllo rigoroso e riduzione delle emissioni provenienti da impianti industriali.